Sesto San Giovanni, chiesto l’allontanamento di Hannoun: “Non c’è spazio per chi istiga all’odio”

6 nov 2025

Hannoun, presidente dell’associazione palestinesi, già colpito da un Daspo dalla città di Milano Il sindaco di Sesto ha chiesto l’estensione del provvedimento
Sesto San Giovanni (Milano) – Il sindaco del Comune milanese di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha scritto al questore di Milano chiedendo di valutare l’estensione del provvedimento di allontanamento nei confronti di Mohammad Hannoun, presidente dell’associazione palestinesi in Italia, già colpito da un Daspo dalla città di Milano per gravi dichiarazioni istigatorie. In una nota, il sindaco afferma che durante il corteo pro-Palestina svoltosi a Sesto San Giovanni lo scorso sabato primo novembre, Hannoun avrebbe pronunciato frasi gravi, come riportato da organi di informazione, invocando la “legge del taglione” facendo esplicito riferimento alla pena di morte, sostenendo che non si possa “chiedere l’esecuzione di un collaborazionista” per l’assenza di tale pena nel nostro ordinamento.
“Il signor Mohammad Hannoun e la sua associazione -afferma Di Stefano - sembrano non voler demordere e, dopo il Daspo ricevuto dalla questura di Milano per istigazione all’odio, hanno deciso di organizzare comunque un’altra manifestazione. Non a Milano, ma a Sesto con il chiaro intento di sfida e provocazione verso chi gli ha concesso il foglio di via”. A Sesto “non ci sarà mai spazio per chi istiga all’odio e alla violenza e per coloro che vogliono creare disordini mascherandosi dietro la causa palestinese”. Per tale motivo, spiega, “ho chiesto alle autorità competenti di valutare la possibilità di estendere il provvedimento di allontanamento anche al nostro territorio”. Anche perché, conclude, “le affermazioni di Hannoun sono inaccettabili e rappresentano una minaccia per la convivenza civile e la pubblica sicurezza”.
Il Giorno




